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Bitcoin On-Chain: Segnali Contradditori tra Mining e Investitori


Scopri le ultime novità riguardanti Bitcoin e il suo mining on-chain. Mentre alcuni dati indicano prospettive rialziste, altre metriche segnalano flussi record di BTC verso gli exchange, sollevando interrogativi sulla direzione futura della criptovaluta. Esplora anche la crescente sostenibilità energetica del mining e il suo impatto ambientale positivo. Introduzione

  1. Dati on-chain e segnali di mercato

  2. Mining di Bitcoin: Flussi verso gli exchange

  3. Sostenibilità energetica del mining in crescita

  4. Conclusioni: Un futuro incerto per Bitcoin, ma con uno sguardo sostenibile

Nel presente articolo, approfondiremo i dati on-chain relativi a Bitcoin: nuove monete generate tramite l'attività di mining stanno convergendo verso gli exchange, fornendo segnali negativi per la criptovaluta.

Nel frattempo, alcuni indicatori suggeriscono che gli investitori non stanno liquidando le proprie posizioni, poiché mantengono la speranza di un futuro aumento del prezzo del BTC.

Il re del mercato, Bitcoin, si sta muovendo attorno al livello chiave di 30.000 dollari, in attesa di un'importante decisione riguardante la sua prossima direzione: al rialzo o al ribasso?

Scendiamo nei dettagli a seguire. Bitcoin mining: analisi dei dati on-chain Sorgono segnali ribassisti per Bitcoin, poiché la criptovaluta ha mantenuto una stabile oscillazione intorno ai 30.000 dollari per 13 giorni, ma ci sono alcuni aspetti positivi riguardo alla futura price action.

In particolare, l'indicatore "adjusted SOPR" fornisce dati interessanti sulla redditività delle transazioni di BTC on-chain, suggerendo una visione complessivamente rialzista.

Questo indicatore calcola il rapporto tra il prezzo di movimentazione di una moneta e il prezzo di acquisto iniziale, senza considerare i trasferimenti interni tra wallet dello stesso individuo.

L'adjusted SOPR normalmente si situa tra 1,3 e 0,7: un valore superiore a 1 indica che i trader stanno vendendo BTC con profitto, mentre un valore inferiore a 1 indica vendite con perdita.

Durante un mercato rialzista, gli investitori tendono a evitare di vendere a perdita, poiché si aspettano futuri aumenti di prezzo. Al contrario, preferiscono liquidare le posizioni quando il mercato diventa ribassista.

Attualmente, l'indicatore ha mantenuto un valore appena superiore a 1 per circa due settimane, suggerendo che pochi stanno vendendo in perdita e che non ci sono grandi profitti.

Questo è tipico di una situazione che precede un probabile bull market, che potrebbe portare il prezzo di Bitcoin oltre i 40.000 dollari nel breve periodo.

Tuttavia, è necessario prestare attenzione se l'adjusted SOPR raggiungerà valori prossimi a 1,3, poiché ciò potrebbe indicare un eccesso di profitti e un'irrazionale euforia.

Da considerare è il contesto di una liquidità e volumi sugli exchange al minimo storico, suggerendo che questa fase potrebbe essere un periodo di consolidamento prima di un imminente movimento dei prezzi, con prospettive orientate al rialzo. Mining di Bitcoin: Record di BTC diretti agli exchange Mentre alcuni dati on-chain suggeriscono un possibile ritorno al bull market per Bitcoin, c'è una situazione meno ottimistica riguardante il mining, almeno a prima vista.

Dal 15 giugno, una quantità enorme di BTC in mano ai miners è stata spostata verso gli exchange di criptovalute.

Questa situazione è anomala, poiché non si è mai verificato un flusso così intenso e prolungato negli ultimi 3 anni.

In media, circa 3000 BTC al giorno sono stati trasferiti, suscitando preoccupazioni riguardo a una possibile capitolazione in corso.

Gli exchange sono il luogo ideale in cui i miners possono monetizzare le loro attività, convertendo i ricavati in valuta fiat.

Questo flusso potrebbe riflettere un sentimento negativo verso il mercato. A supporto di questo notevole flusso di nuovi Bitcoin coniati dal mining verso gli exchange, vi è un altro indicatore chiamato "Miners' Position Index".

Questo indice fornisce dettagli sulla regolarità delle vendite da parte dei miners, poiché devono monetizzare una parte dei loro BTC per coprire le spese operative, come l'elettricità e nuovi componenti hardware.

Un flusso verso gli exchange superiore alla media potrebbe essere un segnale di un imminente mercato ribassista.

Negli ultimi giorni, il Miners' Position Index è stato notevolmente superiore al livello "2", indicando movimenti maggiori del solito.

Al momento, i flussi sembrano essersi ridimensionati, dando un po' di respiro a Bitcoin, che mantiene saldamente il suo valore sopra i 30.000 dollari.

Sebbene questi dati siano tipici di un mercato ribassista, potrebbero essere interpretati in modo diverso.

Gli BTC sugli exchange, infatti, possono essere utilizzati come collaterale per aprire posizioni nei mercati derivati, escludendo così grandi vendite e suggerendo uno scenario simile alle prime fasi di un bull market.

Secondo i dati di CryptoQuant, dal 15 giugno, circa 33.860 BTC sono stati diretti ai mercati derivati degli exchange.

Contemporaneamente, le riserve dei miners sono diminuite di circa 8.000 BTC, suggerendo che le monete mancanti siano state probabilmente impiegate per coprire posizioni "hedging" o per speculare su un aumento temporaneo del prezzo della criptovaluta.

Un tale comportamento dei miners, combinato con un'azione positiva dei prezzi, è del tutto inusuale.

È probabile che l'enorme flusso di BTC verso gli exchange abbia avuto un impatto limitato sulla dinamica dei prezzi e che non vi siano state grandi vendite. Sostenibilità energetica del mining di Bitcoin in crescita Mentre emergono questioni complesse riguardanti la movimentazione dei Bitcoin generati dal mining, c'è una buona notizia riguardo alla sostenibilità del processo di produzione.

Rispetto ad altri settori, l'industria del mining sta diventando sempre più sostenibile, con l'utilizzo del 52,6% di energie rinnovabili.

È interessante notare che il mix di energie sostenibili è aumentato del 38% da luglio 2019, posizionando il settore al primo posto per la transizione energetica verso fonti pulite, seguito solo dal settore bancario.

Nonostante le comuni narrazioni che dipingono il mining di Bitcoin come un'attività dannosa per l'ambiente, la realtà è diversa.

La produzione e convalida dei blocchi da parte dei miners indirettamente promuove l'uso di energie rinnovabili, che sono anche la fonte energetica più economica e preferita da questo settore, in linea con la teoria dei giochi.

Inoltre, con il passare del tempo, il mondo sta trovando modi sempre più intelligenti per sfruttare l'hardware coinvolto nel mining.

Ad esempio, in Olanda, un proprietario di un'azienda agricola ha sfruttato il calore prodotto dagli ASIC per mantenere costante la temperatura delle coltivazioni.

Da quando Elon Musk ha sollevato preoccupazioni riguardo all'impatto energetico di Bitcoin, si sono registrati miglioramenti in tutti i settori.

Oggi i miners preferiscono fonti rinnovabili per il mining, sia per motivi economici che per evitare sanzioni da parte dei regolatori per violazioni ESG.

Oltre alla diffusione delle migliori pratiche nel settore del mining, si sta sviluppando una maggiore sensibilità verso l'ambiente e l'importanza di considerare l'impatto di ogni attività sulla società.

In Germania, persino una tv locale parla dei "benefici" ambientali derivanti da queste attività.

Inoltre, la crescente sostenibilità nel settore del mining di Bitcoin è un segnale positivo per la criptovaluta nel suo complesso. Molti hanno criticato Bitcoin per il suo presunto impatto ambientale negativo, ma questi sviluppi dimostrano che il settore sta facendo progressi significativi per ridurre la sua impronta ecologica.

L'utilizzo sempre maggiore di energie rinnovabili nel mining di Bitcoin è un segno che l'industria sta prendendo sul serio la necessità di diventare più eco-sostenibile. Questo potrebbe anche aiutare a dissipare alcune delle critiche negative che Bitcoin ha affrontato nel passato riguardo alla sua sostenibilità ambientale.

Le iniziative innovative, come sfruttare il calore prodotto dagli ASIC per scopi diversi, dimostrano la versatilità e la creatività del settore nel trovare soluzioni intelligenti per ridurre l'impatto ambientale.

È importante sottolineare che la transizione verso fonti di energia più pulite non solo è positiva per l'ambiente, ma può anche portare vantaggi economici a lungo termine per il settore del mining di Bitcoin. L'uso di energie rinnovabili può ridurre i costi operativi e migliorare la redditività delle operazioni di mining.

Infine, questa crescente consapevolezza e impegno verso la sostenibilità energetica nel settore del mining potrebbe anche aiutare a migliorare la reputazione di Bitcoin e delle criptovalute in generale presso il pubblico e le autorità regolatorie.

In conclusione, l'analisi dei dati on-chain e il comportamento dei miners forniscono indicazioni contrastanti riguardo al futuro di Bitcoin. Mentre alcuni segnali possono essere interpretati come negativi, altri indicano prospettive rialziste. Nel frattempo, la sostenibilità energetica del mining di Bitcoin sta raggiungendo livelli sempre più alti, dimostrando l'impegno del settore per un futuro più eco-sostenibile. Il mondo delle criptovalute è in costante evoluzione, e monitorare attentamente queste dinamiche può aiutare gli investitori e gli appassionati a prendere decisioni informate riguardo alle loro posizioni e strategie di trading.

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