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Il trionfo di Tether: la dominanza di USDT nel mercato delle stablecoin


Scopri come Tether (USDT) ha conquistato il mercato delle stablecoin, raggiungendo nuovi massimi di capitalizzazione e superando la concorrenza. Esplora la storia di USDT, la sua evoluzione nel tempo e la sua posizione dominante nel settore. Analizziamo anche il calo delle altre stablecoin e cosa potrebbe riservare il futuro per USDT.


  • Introduzione

  • Il trionfo di Tether: Nuovi massimi di capitalizzazione

  • La storia di USDT

  • Le concorrenti in calo

  • L'evidente dominanza di USDT

  • Prospettive future nel mercato delle stablecoin



Rielaborazione del testo con parole differenti (mantenendo la lunghezza originale):

Fino a qualche tempo fa, si riteneva ampiamente che Tether fosse la stablecoin più problematica tra tutte quelle esistenti. Tuttavia, col passare del tempo, la realtà si è dimostrata molto diversa.

Il successo di Tether sul mercato delle stablecoin

Dopo aver superato senza danni i problemi del 2022, la capitalizzazione di mercato di USDT ha raggiunto un nuovo massimo storico poche settimane fa, raggiungendo gli 83,3 miliardi di dollari e superando di gran lunga tutte le altre concorrenti.

Secondo quanto affermato dal CTO di Tether, Paolo Ardoino, attualmente la capitalizzazione di mercato di USDT è tre volte quella della stablecoin concorrente più vicina (USDC) e due volte la somma di tutte le capitalizzazioni delle altre stablecoin concorrenti. Mentre Tether raggiunge gli 83,3 miliardi di dollari, USD Coin (USDC) si ferma a poco meno di 27,5 miliardi, ovvero circa un terzo della capitalizzazione di Tether.

Considerando che la somma di tutte le capitalizzazioni di mercato delle stablecoin in dollari USA è di circa 126,3 miliardi di dollari, si può notare che le concorrenti dirette di USDT rappresentano solo 43 miliardi di dollari, poco più della metà della capitalizzazione di Tether.

In altre parole, la dominance di USDT in questo settore, in termini di capitalizzazione, si attesta quasi al 66%, con la seconda classificata (USDC) che ha una dominanza inferiore al 22%.

Questi numeri rappresentano un autentico trionfo per Tether.

La storia di USDT

Tuttavia, va sottolineato che USDT è stata anche la prima stablecoin ad essere lanciata, addirittura prima della nascita di Ethereum. Infatti, Tether è stata fondata nel 2014, mentre Ethereum è arrivata nel 2015.

Inizialmente, la capitalizzazione di mercato di USDT era molto bassa. Quando venne lanciato il progetto Ethereum nel luglio del 2015, la capitalizzazione di USDT era di soli 450.000 dollari. In quel periodo, non esisteva nemmeno Tron, quindi i token USDT venivano scambiati su Omni, una sidechain di Bitcoin.

USDT ha superato per la prima volta la soglia del miliardo di dollari di capitalizzazione di mercato all'inizio del 2016 e i 10 milioni di dollari all'inizio del 2017. Durante la grande bolla speculativa di quell'anno, la capitalizzazione ha raggiunto un picco massimo di 2,8 miliardi di dollari nel 2018.

Nel 2019, la capitalizzazione è scesa al di sotto dei 2 miliardi di dollari, ma nel 2020 ha iniziato una nuova crescita che, grazie alla bolla del 2021, l'ha portata a superare gli 83 miliardi di dollari ad aprile 2022.

A maggio, a seguito dell'implosione dell'ecosistema Terra/Luna e soprattutto della stablecoin algoritmica UST, si è verificato un calo dovuto a numerose vendite di USDT per timore della sua stabilità. La capitalizzazione è scesa al di sotto dei 66 miliardi di dollari, ma Tether ha resistito sia a questa enorme pressione di vendita che alla richiesta di conversione in USD dei token USDT. Alla fine del 2022, la capitalizzazione è tornata a crescere.

Ad inizio 2023, la capitalizzazione è tornata sopra i 67 miliardi di dollari e tra febbraio e marzo è salita oltre gli 80 miliardi di dollari. Da aprile, la crescita si è rallentata, e da fine maggio ha raggiunto i nuovi massimi storici.

Le concorrenti

Nonostante ciò, la capitalizzazione di mercato complessiva delle stablecoin è in declino da quindici mesi consecutivi.

Mentre USDT ha visto una crescita significativa negli ultimi mesi, le altre stablecoin sono diminuite notevolmente.

Questo calo ha avuto un'impennata a maggio dell'anno scorso, quando UST ha perso quasi tutta la sua capitalizzazione di mercato, cessando di essere una stablecoin e diventando una "shitcoin" puramente speculativa.

USDC è in calo da luglio dell'anno scorso, passando da una capitalizzazione di 56 miliardi di dollari a 27,5 miliardi di dollari.

BUSD (Binance USD) è stata la stablecoin più problematica nel 2023, scendendo da 22 miliardi di dollari a 4 miliardi di dollari dopo l'abbandono del progetto.

Le altre stablecoin hanno tutte una capitalizzazione inferiore ai 3 miliardi di dollari.

Alla luce di questi dati, il trionfo di USDT appare ancora più evidente, e sarà interessante osservare come si evolverà la situazione, soprattutto se si verificherà una nuova bull run in futuro.

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